月份: 2023 年 6 月

This is what happened to Arianna Foscarini, an image consultant specialising in eyewear with several aces up her sleeve: the first is that underpinning what has become a long-standing profession, as a professional optician, were years of technical and scientific training in ophthalmology, followed by further training in areas such as fashion and design. The second is that her passion for eyewear took its first steps in a family environment with marked creative and artistic roots, which made it immediately clear to her that sometimes applying formulas to the letter only works on paper. So, when at the age of 14 she had to wear the prescription glasses that successfully corrected her myopia, she made a painful discovery: they did not do her justice on an aesthetic level but forced her to wear that form of discomfort which, at school, as many have experienced, led to her being called four-eyes. This personal experience inspired her life’s mission, to support people in choosing the right glasses to express their uniqueness. Because you need allies to give substance to your style. And a pair of glasses can make all the difference.

Arianna is the only image consultant, specialising in eyewear, to have formulated her own method about ten years ago, the result of extensive professional experience as an optician. Foskap combines the convenience of tests that bring aesthetics and technique together, through colour analysis and the shape of the glasses to be chosen by analysing the person’s face. “Often, people choose a pair of glasses solely on the basis of the shape of their face,” explains Arianna. “In actual fact, this ignores many other characteristics of the face that are decisive for the purpose, such as volume for example – a face can be gaunt or flat – the size of the nose, on which the glasses fit, which catalyses attention by being in the centre of the face.” “The other very important part is the golden ratio, in which the eyes, in terms of their refractive aspect, size, shape, their distance, and, finally, the mouth are fundamental.”

The shape of the face is the starting point in Arianna’s method and an inspiration at the same time. For example, all shapes of spectacles suit the oval face, identified by Leonardo Da Vinci as the perfect shape. “In this case, it is important to harmonise volumes and enhance the person’s specific points of seduction: the eyes or mouth for example.” It is precisely from Da Vinci’s face of perfection that the harmonisation of Arianna’s method works, using optical tricks. For this reason, the four corners typical of a square face will be softened by the rounded shapes of the glasses. Conversely, a round face without sharp edges needs movement. “Elongated glasses, such as cat eye or butterfly, are perfect in this case. Another important factor is the facial volume, on which, in the case of a particularly full face, it is possible to intervene by choosing a suitable material, such as metals.” What about the distinctive triangle face? “It’s the only face the famous Pilot glasses suit.” While this is extremely true from a technical point of view, from a stylistic point of view, personality is a decisive component when choosing a pair of glasses. It may be that the right shape on paper doesn’t match the character of the person who is supposed to wear it. In that case, we have to work on opposites and tricks, because sometimes, in order to bring ideal and style together, we need modern-day alchemists.

Tra gli eventi più attesi che le rendono omaggio, ci sono i festival, che già a partire dal mese di aprile si susseguono nelle cornici più suggestive e più o meno note d’Europa, suscitando un rinnovato slancio in un contesto post pandemico che da quest’anno ha ritrovato un seguito senza precedenti in termini di partecipazione. I mesi di maggio e giugno fanno da volano agli innumerevoli sound e suggestioni dai paesi più diversi, al punto che per districarsi nell’onda lunga dei festival si può solo cavalcarla sfrondando l’offerta e selezionando per generi. Così partendo dalla dorsale del Nord Europa, i quattro giorni del Bergenfest, in Norvegia uniscono, in un sapiente mix, sound nordici e rock internazionale arricchiti dalle note meno usuali del country americano. I festival non sono solo musica, sono anche eventi in grado di diventare un tutt’uno con paesaggi straordinari grazie al potere del suono. Così dal grande nord fino agli avamposti a sud del Mediterraneo il fascino delle performance live non conosce eguali: dall’indie rock, fino all’elettronica, passando per il jazz e il pop. Dalla Cornovaglia, all’interno dell’Eden Project, un paradiso ricavato da un’ex cava di kaolinite al cui interno sono custodite due delle più grandi biosfere del mondo, fino al festival del jazz ad Atene, nella straordinaria cornice post-industriale di Technopolis.  

Poteva Guess, brand giovane e ammaliante, amante della fiesta, non tributare allo spirito della musica e dei Rainbow Color Festival una collezione dedicata?

Un viaggio alchemico che trasforma le sonorità in montature geometriche e avvolgenti, e i decibel nei colori vivaci e brillanti dei mesi estivi. Proprio a Barcellona, nel suo flag store nel quartiere più chic della città, Guess ha presentato la sua Festival Collection, con la complicità di Elisa Maino e altre ospiti invitate a celebrare la giornata.  

“Ricordo che quando avevo circa 14 anni indossavo sempre vestitini floreali e occhiali appariscenti dalla montatura importante. Ascoltavo tantissimo i One Direction”, ricorda Elisa.

Istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1972, allo scopo di tracciare un Programma di politiche ambientali, l’iniziativa ha raccolto nel corso del tempo l’adesione di oltre 100 paesi a sostegno di una campagna di sensibilizzazione che fa sentire la propria voce ogni anno, il giorno 5 del mese di giugno. In un crescendo, la comunità internazionale, sempre più nutrita e coesa, si è di volta in volta occupata di un focus diverso: l’edizione del 2023, ospitata in Costa d’Avorio, in partnership con i Paesi Bassi, si concentra su un tema di scottante attualità in fatto di inquinamento ambientale e ricorda quanto le azioni dei singoli individui siano fondamentali nel contrasto all’utilizzo della plastica nella vita di tutti i giorni. Lo slogan scelto per accompagnare la campagna si annuncia già virale: #Beatplasticpollution. A questo slogan e alle azioni che puntano a un impegno concreto a tutela dell’ambiente si unisce anche Marcolin, dando voce a uno dei suoi top brand tra i più innovativi sulla scena.

Timberland realizza prodotti impegnandosi ad apportare il suo contributo per affrontare le sfide ambientali e minimizzare l’impatto sul pianeta. È in questo contesto che il marchio ha sposato una forma di design squisitamente responsabile e dato vita a una collezione eyewear che intreccia materiali ad alto tasso valoriale e il bene comune: perché mai come oggi è tempo degli Earthkeepers®! La filosofia che sta alla base di questa collezione è semplice e pulita, promuovendo l’impegno a proteggere l’ambiente attraverso prodotti responsabili.

Occhiali da sole e da vista, dal design esclusivo e responsabile, realizzati con il 50% di plastica a base biologica. Come si traduce tutto questo in fatto di stile? In occhiali in acetato bio-based, costituito da fibre di legno e di cotone o di originale vegetale, pensati per gli amanti delle attività outdoor o per vivere la realtà quotidiana di scenari urbani. La ricercatezza sta nel dettaglio: nelle montature, impreziosite da inserti in metallo e gomma, e nel sapiente uso del colore, come per esempio nella collezione da sole dalle lenti polarizzate, il cui trattamento antiriflesso favorisce la percezione e, al contempo, la protezione da potenziali raggi dannosi. Che si tratti della classica montatura da vista squadrata, o della versione da sole dallo spirito casual, il valore sta tanto nel dettaglio quanto nella dimensione che incarnano: la filosofia degli Earthkeepers®.