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Photo: Press Office

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27 giugno: Giornata mondiale degli occhiali da sole

Nati a Venezia nel 1700, da quasi un secolo sono un dettaglio di stile

di Redazione

Una storia antichissima

Si può dire che il bisogno di schermare gli occhi dal sole sia nato con l’uomo: lo dimostrano le mascherine in osso o avorio di tricheco realizzate in età preistorica dagli Inuit, con una fessura sottile per proteggere gli occhi dal riverbero della luce sul ghiaccio. Oppure le lenti in smeraldo attraverso le quali si dice che Nerone guardasse i lunghi combattimenti dei gladiatori.  Per il primo paio di occhiali da sole vero e proprio, però, occorre aspettare il 1700 e le creazioni delle vetrerie di Murano (dove erano già nate le lenti da vista): gli “occhiali di Goldoni” o “da gondola” erano modelli eleganti con lenti verdi e bande laterali che servivano a riparare gli occhi delle dame dall’aria, dal vento e dagli schizzi d’acqua durante i tragitti in barca.

La svolta del Novecento

Il secolo d’oro degli occhiali da sole è sicuramento il 1900. A partire dagli anni Venti, quando il luogotenente americano John Macready, dopo aver riportato un danno alla vista in seguito a un volo in mongolfiera, chiede a un’azienda statunitense di creare occhiali per i piloti dell’aeronautica. Nascono così i primi modelli “aviator”, da subito un successo tale che, dagli anni Trenta, non viene più prodotto solo per i militari: è l’inizio della storia di un accessorio utile che diventa sempre più glamour. Si dice infatti che, dagli anni Trenta, gli occhiali da sole prendono il posto di quello che, in passato, rappresentava il cappello: un irrinunciabile dettaglio di stile.

Il contributo di Hollywood

Il merito è di personaggi eccentrici come Peggy Guggenheim (famoso il suo modello dalla montatura dorata che raffigurava le ali di una farfalla) e dei protagonisti del cinema. Come Audrey Hepburn che, in Colazione da Tiffany, rende iconico il modello Manhattan, mentre Stanley Kubrick -complici gli scatti del grande fotografo di moda Bert Stern- li rende maliziosi e seducenti nella forma a cuore indossata dalla sua Lolita. E per l’uomo? Dal 1953 è un must il modello indossato nel 1980 da John Belushi e Dan Aykroyd nel film The Blues Brothers. Mentre, negli anni Novanta, cambia tutto la versione minimalista indossato da Keanu Reeves in Matrix: ma, a quel punto, gli occhiali da sole si sono già trasformati da tempo in qualcosa di più.