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Visioni. Debutta il nuovo appuntamento nello showroom di Marcolin a Milano.
Quali valori orientano oggi il nostro percorso verso il futuro? Quali le prospettive culturali, economiche e sociali? Per rispondere a queste e altre domande cruciali, che guardano a domani toccando la formazione, la società, il lavoro e l’economia, il 19 ottobre Marcolin ha invitato tre opinion leader negli spazi del suo showroom milanese. L’obiettivo? Confrontarsi insieme a un ristretto gruppo di giornalisti, clienti e partners. Hanno debuttato così i Marcolin Talks che – in Italia e all’estero – mirano a diventare occasioni di riflessione e confronto con autorevoli relatori in grado di parlare di innovazione e di eccellenza Made in Italy. Il titolo di questa prima edizione è Visioni.
A guidare il primo incontro, le “visioni” di tre protagonisti dell’impresa e della comunicazione: Stefania Lazzaroni, Direttore Generale di Fondazione Altagamma, realtà che riunisce 114 brand del made in Italy; Federico Garcea, CEO & Founder di Treedom, piattaforma di e-commerce fondata nel 2010 con l’obiettivo di compensare le emissioni di inquinanti piantando alberi in diverse parti del mondo; Francesco Oggiano, giornalista, content writer della community Will Media. Tre ospiti d’eccezione che, dopo un primo giro di presentazioni, hanno subito parlato di quello che ci aspetta. E, soprattutto, di come arrivarci.
«Nella moda e nel lusso il futuro parla ovviamente la lingua dell’innovazione sostenibile. Che non è uno slogan ma una sfida globale che il nostro Paese sa anche coniugare con il bello. Succede grazie al suo ecosistema fatto di grandi e piccole aziende e a un’eccellenza artigianale non replicabile altrove. Nel frattempo, è importante investire nella formazione dei giovani e nell’aggiornamento continuo delle maestranze» ha spiegato Stefania Lazzaroni, parlando anche della necessità di combattere la piaga delle contraffazioni, un grave danno per la nostra manifattura.
Il futuro, naturalmente, è verde.
Per Federico Garcea che, dal 2010 a oggi con la sua startup è riuscito a piantare quasi 4 milioni di alberi in 17 Paesi del mondo (15.000 dei quali compongono la “Marcolin Forest”, grazie alla collaborazione nata nel 2021 tra Treedom e Marcolin), naturalmente il futuro è verde. «Ormai solo 1 azienda su 10 non si occupa di sostenibilità e, per questo, sarà destinata a chiudere. Le altre lavorano per ridurre le emissioni e per compensarle attraverso la riforestazione. Non è greenwashing, ma un impegno che riguarda tutti e che va ben oltre il business: guarda dritto al futuro».
E agli anni a venire guarda naturalmente anche l’informazione, oggi messa di fronte alla sfida dell’intelligenza artificiale. «Il cambiamento è iniziato nel 2019, il lockdown e il dover restare chiusi in casa hanno fatto il resto. Dunque, la sfida oggi è quella di riuscire a utilizzare tutti gli strumenti mantenendo la qualità, il rigore» spiega il giornalista Francesco Oggiano. «E se è vero che, entro pochi anni, leggeremo articoli di cronaca e attualità completamente sintetici, cioè scritti dall’intelligenza artificiale, chi si occupa di informazione avrà comunque il compito di offrire il quadro di partenza e l’analisi».