Photo: Press Office
Il terzo appuntamento del format si è tenuto il 9 ottobre con protagoniste tre voci autorevoli, a confronto su alcuni dei temi più urgenti di oggi, tra innovazione, sostenibilità e futuro d’impresa.
Dopo Milano e Shanghai, il 9 ottobre Marcolin Talk ha debuttato a New York. Negli spazi del nuovo showroom di Madison Avenue, inaugurato lo scorso anno nel cuore di Manhattan, tre ospiti d’eccezione si sono confrontati sul tema guida Boundless Visions. E lo hanno fatto accompagnati dalle domande del giornalista Arthur Zaczkiewicz, caporedattore di WWD, l’autorevole magazine di moda e lifestyle fondata a New York nel 1910. Un tema, quello delle visions, molto caro a Marcolin: le visioni senza limiti, nuovo claim dell’azienda di Longarone, rappresentano la spinta a vedere oltre, tendere all’eccellenza e perseguire l’innovazione che sono il cuore della sua filosofia aziendale.
Sul palco, davanti a una platea selezionata di ospiti tra clienti, giornalisti e collaboratori, tre personalità di spicco si sono confrontate sui temi dell’innovazione, Made in Italy, design, creatività e sostenibilità. A partire da Alberto Acito, Managing Director di Innovit, il nuovo hub italiano per l’innovazione e la cultura con sede a San Francisco che opera creando connessioni tra le startup, le aziende e le istituzioni culturali italiane e le opportunità della Silicon Valley e del mercato statunitense. Accanto a lui, Gabriele Chiave, VP Creative Director – Design&Innovation del gruppo Estée Lauder. Molto atteso, infine, anche l’intervento di Chrissa Pagitsas, CEO di Pagitsas Advisors e considerata oggi tra i più autorevoli consulenti strategici aziendali sui temi di sostenibilità e green economy.
A chiudere l’incontro, come da tradizione, le considerazioni di Fabrizio Curci, CEO & General Manager di Marcolin, che ha avuto il compito di fare una sintesi delle riflessioni emerse nel corso del talk. E di connettere queste visions con il modo di fare impresa di un’azienda radicata al territorio di origine ma allo stesso tempo globale come Marcolin, in equilibrio tra visione sconfinata, ricerca, lavoro e grande attenzione alla qualità dei prodotti, ma anche della vita sul posto di lavoro e alle relazioni con clienti e