In conversation with FEDERICO GARCEA
Abbiamo incontrato Federico Garcea, fondatore e CEO di Treedom, di recente ospite al primo Talk organizzato nello showroom di Marcolin.
Dal 2021 Marcolin collabora con Treedom, la piattaforma digitale che permette a società e imprese di piantare alberi e contribuire a “ricolorare di verde” il nostro pianeta, garantendo l’assorbimento di tonnellate di Co2. Per saperne di più, abbiamo incontrato Federico Garcea, fondatore e CEO di Treedom, di recente ospite al primo Talk organizzato nello showroom di Marcolin.
Nel 2006, dopo diverse esperienze di lavoro, mi sono ritrovato a Barcellona a lavorare in banca. Un lavoro che però trovavo noioso. Ogni giorno era uguale all’altro, mi sembrava di non contribuire a niente di importante. Un giorno però ricevetti una chiamata da un gruppo di ambiziosi ingegneri ambientali che avevo conosciuto a Copenaghen: volevano portare avanti dei progetti di energia rinnovabile in Africa e così, da un giorno all’altro, ho lasciato il lavoro in banca e ho abbracciato il mondo dell’ambiente. Quasi subito ci siamo resi conto del grosso problema della deforestazione illegale in Africa: i contadini vivevano svendendo ettari di foresta, alberi che venivano tagliati. E lì ci è venuta l’idea di creare un progetto che finanziasse i contadini per piantare alberi anziché tagliarli. In quel periodo, inoltre, mi capitava spesso di giocare a un gioco online che ti permetteva di costruire delle fattorie virtuali, per cui mi ritrovavo ad acquistare alberi e abbellire la mia fattoria virtuale. Alla fine, abbiamo unito i puntini e pensato che creare una piattaforma web dove si potevano acquistare veri e propri alberi, potesse funzionare. E così è stato. Oggi, unendo la sostenibilità con il digitale, grazie a Treedom sono stati piantati più di 4 milioni di alberi nel mondo».
“Oggi, unendo la sostenibilità con il digitale, grazie a Treedom sono stati piantati più di 4 milioni di alberi nel mondo”
«Oggi Treedom collabora con più di 10.000 aziende in Italia e nel mondo, aziende che coprono quasi tutti i settori. E se all’inizio erano le aziende più energivore a contattarci, oggi siamo molto contenti di collaborare con realtà che hanno già intrapreso un percorso di sostenibilità, quindi per noi è molto più facile e naturale dialogare con loro. Lo dicono i numeri: sempre più aziende se ne occupano e non solo piantando alberi. La collaborazione con Marcolin, per esempio, è nata attraverso la collaborazione con una loro licenza, Timberland Eyewear, che poi si è estesa a tutto il gruppo diventando parte della strategia aziendale. L’obiettivo iniziale era arrivare a 10.000 alberi, oggi siamo già a più di 15.000. Con l’idea che la collaborazione possa proseguire nel tempo, arrivando a piantare foreste in tutto il mondo e supportare le comunità locali».
«Anche se i segnali che arrivano dal nostro pianeta non sono incoraggianti, negli ulti 15 anni sono cambiate tante cose. Dieci anni fa 1 azienda su 10 si occupava di sostenibilità, oggi i numeri dicono l’opposto e, probabilmente, l’unica azienda che non ha inserito questo tema in agenda è destinata a scomparire. Un messaggio positivo, rafforzato da tutto il movimento dei Fridays for Future, che ha cambiato i paradigmi. Oggi la sostenibilità è un requisito fondamentale per sopravvivere, crescere e prosperare nel mercato e credo che questo movimento dal basso sia il messaggio più forte, positivo e in grado di cambiare veramente qualcosa, insieme alla tecnologia che deve fare la sua parte per raggiungere il traguardo delle emissioni zero».