Camilla Ferrari

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È possibile comunicare in modo efficace un prodotto senza mai mostrarlo ma interpretando i valori del brand, come ti è stato chiesto per il progetto WEB EYEWEAR – Framing Light?

«Senz’altro è il modo più interessante per farlo e, in questo caso, mi ha permesso di restare fedele al mio stile narrativo, da sempre particolarmente attento ai legami emotivi tra l’oggetto e la persona, per riuscire a cogliere le sfumature di un’emozione. Il mio lavoro può essere definito a metà tra contemplativo e narrativo, una ricerca fatta dall’incrocio tra osservazione e istinto».

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A cosa ti sei ispirato per declinare concetti come trasparenza, gusto e quiet luxury?

«Ho intitolato questo lavoro “cartoline da un sogno” perché ho cercato di approcciarmi a questi concetti sia lavorando sul significato letterale delle parole sia sulle atmosfere. Sono partita dal valore del gusto, declinato in un viaggio mediterraneo, estivo, cercando di coglierne i risvolti poetici e le piccole gestualità che -se non venissero fotografate- andrebbero perdute. Per la trasparenza ho giocato sulla possibilità di “vedere attraverso”, dunque attraverso l’acqua, un vetro, un riflesso. Per il valore del Quiet Luxury, infine, mi sono lasciata ispirare dal significato latino di “luxus”, che si riferisce anche al rigoglio della natura, alla prosperità naturale, attraverso immagini che sembrano le impressioni di un sogno notturno».

 

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Quale, tra tanti, è stato lo scatto più sfidante?

«Ogni fotografia è frutto di un progetto che coinvolge molti aspetti, a partire dal mio pensiero fino alla ricerca di luoghi, soggetti e luci, dunque è sempre un po’ una sfida, soprattutto quando lavori all’aperto e sei sottomesso alle variazioni atmosferiche e climatiche. Per tutte queste ragioni è stato sfidante e stimolante lavorare sul concetto di trasparenza utilizzando l’acqua».

Alessandro Vai

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Allo IEO stai lavorando a una ricerca sul ruolo di alcune particolari proteine: in che modo il tuo studio potrà contribuire a combattere il cancro?

«Le proteine di cui mi sto occupando si chiamano “istoni”, molto importanti nel controllare vari processi cellulari. Si è visto che queste particolari proteine hanno un ruolo considerevole anche nell’insorgenza del cancro perché i geni che regolano sono aberranti, quindi studiando gli istoni è possibile raggiungere una conoscenza più approfondita dei meccanismi molecolari che sono alla base del cancro».

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Quando e perché hai capito di voler intraprendere la carriera di ricercatore in questo particolare ambito?

«Ho capito di voler fare il ricercatore fin da quando ero alle superiori, dove ho avuto la possibilità di passare un breve periodo in un laboratorio di ricerca: lì mi sono innamorato della passione che ricercatori mettono nel loro lavoro, così ho deciso di proseguire su questa strada. Tuttora la ricerca mi piace, perché mi permette di affrontare nuove sfide nel tentativo di risolvere quesiti che al momento non sono ancora stati chiariti».

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Grazie ad AIRC 5000 i ricercatori quest’anno sono al lavoro per combattere il cancro: quali sono le nuove sfide da affrontare?

«Secondo me oggi la sfida più importante per la ricerca riguarda la medicina personalizzata perché si è visto che i pazienti rispondono in maniera differente alle terapie. E oggi abbiamo accesso a un sacco di informazioni, come quelle derivanti dal sequencing del DNA, che possano aiutare a definire cure su misura per i pazienti, migliorando così l’efficacia della terapia».

Summer is a State Of Mind: ic! berlin SS25

Stile senza confini: l’energia di Bangkok incontra Berlino

La campagna Primavera/Estate 2025 è stata realizzata nella vibrante metropoli thailandese di Bangkok. Questa città riflette molte delle caratteristiche di Berlino: contrasti che si incontrano, un’energia pulsante e un mix eclettico da cui nascono nuove idee. L’individualità e il pensiero anticonvenzionale sono valori fondamentali sia a Bangkok che nel laboratorio berlinese di ic! berlin, dove questi principi vengono portati avanti con passione sin dalla fondazione del brand. La collezione Primavera/Estate 2025 celebra il momento e il coraggio di essere diversi, incoraggiando l’espressione dello stile personale e l’autenticità all’interno di una comunità aperta e inclusiva: lo spirito della famiglia globale di ic! berlin.

Leggerezza e innovazione: il design senza tempo di ic! berlin

Questa stagione è un invito a lasciarsi andare e vivere con leggerezza. Il team di design di Berlino ha reinterpretato le forme rétro trasformandole in modelli ultra-leggeri e minimalisti: montature cat-eye, ovali, pentagonali e persino eptagonali. Questi design, caratterizzati da dettagli tecnici innovativi, linee raffinate ed estrema leggerezza, si adattano perfettamente a qualsiasi stile personale.

ic! berlin utilizza solo materiali selezionati con la massima cura, come l’acciaio inossidabile laminato a freddo proveniente dalla Germania e l’acetato a base di cotone dall’Italia. Il risultato sono modelli dal design senza tempo e di alta qualità, pronti per ogni stile di vita.

Colori esclusivi: eleganza e carattere in ogni sfumatura

Gli occhiali da sole e da vista di questa stagione si distinguono per colori PVD sapientemente composti e tonalità di acetato intense e profonde. Ogni modello della collezione presenta accenti cromatici delicati, che ne esaltano l’eleganza e l’unicità. Il team di designer e gli specialisti interni di ic! berlin hanno sviluppato una palette esclusiva di nuove tonalità, tra cui Shiny Aubergine, un colore PVD realizzato internamente, e Habanero, un laccato rosso intenso. Inoltre, la collezione introduce una nuova sfumatura per le lenti: Pineapple Gradient Polarized. Per chi desidera un tocco di freschezza estiva, la gamma include anche montature in acetato nel nuovo colore Deep Ocean, un blu profondo e affascinante.

Alessandro Zoppa

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Tu lavori da anni nel settore dell’Eyewear e del lusso: quali sono oggi le sfide per chi si occupa del design di questo particolare accessorio?

«La prima riguarda senz’altro la maggiore attenzione e competenza dei consumatori, che si traduce per noi in una sempre più grande attenzione ai dettagli e alla qualità artigianale del lavoro. Non solo. Oggi è importante anche puntare su una dimensione circolare, non lineare, del pensiero e del lavoro. Vuol dire progettare in modo consapevole, facendo attenzione a tutti gli aspetti del ciclo produttivo: dalla sostenibilità dei materiali all’impatto sul territorio, dalla qualità del prodotto alla sua durata nel tempo».

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In queste settimane ha debuttato la nuova collezione di WEB EYEWEAR, uno dei progetti che hai seguito personalmente: in cosa si caratterizza questa nuova linea?

«La collezione nasce al termine di un percorso di ricerca durato circa tre anni, a partire dalla storia importante che questo brand porta con sé, e che è approdato all’essenza dei suoi valori fondamentali. Primo tra tutti quello di voler “essere” piuttosto che “apparire” con, in più, il tema della trasparenza, che abbiamo declinato nel design tridimensionale dell’asta. Non a caso il marchio WEB EYEWEAR è scelto soprattutto da chi, nella vita, è più attento alla sostanza che all’apparenza e sa che questo è un prodotto elegante, destinato a durare nel tempo, frutto di un pensiero progettuale attento e approfondito. È come nell’abbigliamento: acquisti un certo abito perché ti riconosci in una certa visione, ti appartiene, è quella che ti permette di esprimere al meglio la tua personalità».

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Da creativo, come hai vissuto la campagna che ha portato alla mostra-evento Framing Light e il coinvolgimento di cinque fotografi attorno ai tre valori di WEB EYEWEAR?

«È stata una bellissima sfida, qualcosa che non era mai stato fatto prima nel mondo dell’Eyewear, e la grande affluenza del pubblico ci ha dato ragione: oggi c’è bisogno di esperienze che permettono di far dialogare un prodotto e la sua filosofia con l’arte, ma senza legarsi al prodotto. In questa mostra è stata la fotografia, ma mi auguro che in futuro si possano creare nuove connessioni con filosofi, musicisti o magari chef, personalità che possano regalare al pubblico un momento di bellezza, riflessione, poesia. I valori che sono stati trasmessi all’interno di Framing Light, poi, riassumono lo stile della collezione WEB EYEWEAR, nella quale eleganza e semplicità sono i pilastri portanti. Un’operazione “cult”, cioè culturale ma anche destinata a fare tendenza, come il debutto di un “fuorisalone” del mondo dell’Eyewear».